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Una prima distinzione parlando di farmaci può essere tra quelli su prescrizione, i quali per essere comprati necessitano di una ricetta medica in ragione delle gravi conseguenze che possono scaturire da un utilizzo scorretto o da un loro abuso, ed i farmaci da banco o da automedicazione, acquistabili senza ricetta sia nelle farmacie che nelle parafarmacie.
I farmaci da banco (in sigla OTC dall'inglese over the counter) non sono però i soli che non necessitano della ricetta medica per essere venduti al pubblico, dal momento che vi sono anche quelli senza obbligo di prescrizione (SOP), i quali vengono consigliati direttamente dal farmacista ai pazienti che presentino patologie non gravi.
Mentre i farmaci da banco sono richiesti dai clienti, magari stimolati dalla pubblicità che è consentita solo per questa categoria di farmaci, quelli senza obbligo di prescrizione sono consigliati dai farmacisti, esperti anche nell'informare adeguatamente i pazienti.
Un'altra interessante categoria di farmaci è quella dei generici che dal 2005 vengono chiamati equivalenti. Molti di noi hanno imparato a conoscerli, attratti dalla convenienza di questi farmaci che contengono i medesimi principi attivi di quelli di marca corrispondenti, ma hanno un nome diverso e sono venduti in una diversa confezione.
Essendo scaduto il brevetto industriale relativo, diverse aziende possono infatti produrre un farmaco con gli stessi principi attivi di quello inventato anni prima con un lungo lavoro di ricerca, proponendolo ad un costo inferiore e tanto i medici quanto i farmacisti dovrebbero informare i pazienti quando vi è la possibilità di scegliere tra le due tipologie.
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